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Assura, meno cara ma poco trasparente

13.11.2003 | von Assura-Basis SA


Assura-Basis SA

13.11.2003, Il caso di una compagnia che spinge a scegliere franchigie alte Cereghetti: Sono allibito; così si viola lo spirito della LaMal' "La nostra filosofia è quella di responsabilizzare l'assicurato"; "La franchigia minima è di 600 franchi"; "Le persone anziane non dovrebbero cambiare cassa malati".

Sono alcune delle "informazioni" forniteci da un consulente assicurativo ticinese che vende polizze per conto della cassa malati Assura, una delle meno care in assoluto ma il cui operato suscita più di una perplessità.

Mettendoci nei panni di un cittadino un po' sprovveduto e ignorante in materia di assicurazione malattia, abbiamo più volte richiesto delle offerte per un'assicurazione malattia di base per il 2004, fornendo dati diversi circa l'età e il luogo di domicilio della persona interessata. Praticamente in tutti i casi abbiamo subito pressioni per stipulare un'assicurazione malattia di base con una franchigia opzionale e quindi superiore al minimo di 300 franchi. E di fronte alla nostra "resistenza" ci sono state poste domande sul nostro stato di salute, sulla frequenza delle visite mediche e sul quantitativo di farmaci che assumiamo nel corso dell'anno. 1 nostri interlocutori hanho quasi sempre trovato il modo di dimostrare che una franchigia opzionale in fondo vale sempre la pena, il che non corrisponde però al vero.

Ma la vera disinformazione l'abbiamo ottenuta da un consulente assicurativo, a cui siamo arrivati attraverso una ricerca con l'elenco telefonico elettronico, inserendo la parola chiave `Assura". Costui ci ha addirittura rifiutato la franchigia di 300 franchi, giustificandosi col fatto che il suo computer "non contiene questo tipo di programma". "Da me il minimo è 600 franchi", ci ha detto. Soltanto in un caso il consulente ci ha informati che la nostra richiesta potrebbe essere soddisfatta chiamando la sede di Agno, specificando tuttavia che Assura "vuole le franchigie alte. Questo è l'unico modo per aver la garanzia che l'assicurato faccia di tutto per risparmiare sulle prestazioni sanitarie. È per questo che noi da anni riusciamo a mantenere i premi bassi", ha affermato. Di fronte alla nostra resistenza verso un'opzione di questo tipo e alla comunicazione che non intendiamo stipulare assicurazioni complementari il nostro assicuratore, ci ha messo in guardia sul fatto che Assura rimborsa le prestazioni mediche e i medicamenti (computando la franchigia) soltanto a fine anno. Un sistema che naturalmente svantaggia i grandi consumatori di prestazioni sanitarie e che il nostro interlocutore ha giustificato con la necessità di comprimere al massimo i costi amministrativi. Lo stesso consulente ci ha pure consigliato di mantenere la copertura dell'infortunio, nonostante questo rischio, in quanto lavoratore dipendente, sia già assicurato.

In una successiva telefonata, in cui chiedevamo il cambio di cassa per una persona anziana, lo stesso ci ha apertamente sconsigliato questo tipo di scelta, paventando addirittura "il rischio" che l'attuale assicuratore disdica le assicurazioni complementari e che alla fine l'assicurato si ritrovi nella condizioni per esempio di non poter più usufruire della camera privata in caso di ricovero.

Siamo insomma stati "sommersi" di informazioni false e di mezze verità, che avremmo voluto sottoporre per un commento al responsabile di Assura Ticino, che però si è ripetutamente negato. Abbiamo invece raccolto il parere del capo dell'Ufficio cantonale ticinese dell'assicurazione malattia Bruno Cereghetti, che spiega: "Stando così le cose è stato crassamente violato lo spirito della LaMal e della Legge sulla parte generale delle assicurazioni sociali, secondo le quali al cittadino vanno fornite informazioni veritiere, complete e conformi alla legge". "Far pressione sul cittadino affinché scelga una franchigia elevata è veramente fuori norma", aggiunge senza mezzi termini Cereghetti, che spiega: "per legge il cittadino ha diritto di scegliere l'assicuratore e la formula assicurativa che meglio crede. Non dimentichiamoci che siamo nel campo dell'assicurazione sociale e non dell'assicurazione privata".

Circa la disponibilità di Assura a rimborsare le fatture solo a fine anno, spiega: "che si invogli il cittadino a scegliere questo metodo in sé non è contrario alla legge, ma a condizione che non lo si obblighi, perché significa creargli grosse difficoltà". Per quanto riguarda la disdetta unilaterale da parte del vecchio assicuratore, siamo di fronte ad un'informazione "inveritiera". "Questo - spiega Cereghetti - non lo può fare in nessun caso. Tutti gli assicuratori devono sapere che è stata cambiata la legge proprio per impedire questa operazione. A questo proposito va però purtroppo annotato che, nell'ambito del diritto privato, è possibile imporre una tassa speciale in caso di rescissione del contratto di base".

Cereghetti si dice "allibito" del comportamento di Assura e, in particolare del citato consulente: "uno dei compiti fondamentali dell'assicuratore malattia è quello di dare informazione compiute e veritiere". Un principio che vale per chiunque operi al suo servizio: "Quando un agente o un mandatario si rivolge verso il pubblico, questa persona esercita un'attività parapubblica e dunque è tenuta ad un'informazione imparziale, chiara e fruibile da parte del cittadino. Non si deve insomma mai cercare di imporre qualcosa al cittadino unicamente perché questo può tornare a vantaggio dell'assicuratore".

Infine, circa le possibili misure per contrastare l'increscioso fenomeno, Cereghetti spiega che "di fronte a denunce scritte e circostanziate il mio ufficio non starà con le mani in mano. Di regola istruiamo una pratica (dando la possibilità all'assicuratore di esprimersi) e se del caso, come d'altronde già successo, segnaliamo il caso all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, che eventualmente può intervenire con sanzioni e ammonimenti".

"Di fronte a queste cose - conclude Cereghetti - bisogna intervenire in modo serio e drastico: certi comportamenti sono scorretti pure nei confronti degli assicuratori che lavorano seriamente".

--- ENDE Pressemitteilung Assura, meno cara ma poco trasparente ---

Über Assura-Basis SA:
Die Assura-Gruppe mit Sitz in Pully (VD) ist die viertgrösste Krankenversicherungsgruppe der Schweiz. Sie umfasst mehrere Gesellschaften, deren bedeutendste die Versicherungsgesellschaften Assura- Basis SA, Assura SA, Assura Holding SA, Figeas SA und Animalia SA sind.

Die Assura befindet sich unter den grössten Krankenversicherer dieses Landes. Somit erbringt sie den Beweis, dass sie kein herkömmlicher Versicherer ist, sondern eine echte Alternative zur Gesundheitskostenexplosion.

Assura est désormais dans le peloton de tête des dix plus grands assureurs maladie. Elle prouve ainsi qu'elle n'est pas un assureur conventionnel, mais une alternative à l'explosion des coûts de la santé.


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